Volontariato

Amadio Totis: “Così Arc en Ciel sviluppa l’auto mutuo aiuto”

Intervista al presidente.

di Antonietta Nembri

Arc en Ciel, arcobaleno. È il nome di un?associazione che ha scelto di ispirarsi al segno che indica il ritorno del sereno, quando la pioggia lotta con il sole e le nuvole. Si definisce un?associazione ombrello, ovvero un sodalizio che accoglie al suo interno altre organizzazioni di base che si occupano dell?auto mutuo aiuto dando loro l?opportunità di organizzare attività di formazione, promuovendo una rete di self-help. Di Arc en Ciel parliamo con Amadio Totis. Toscano, come si è avvicinato all?associazione di cui ora è presidente e che ha sede a Milano? Mi sono avvicinato ad Arc en Ciel alla fine degli anni 90. Sono un assistente sociale, come base, e ho fatto attività con diverse realtà. Poi è stato avviato un gruppo di auto aiuto all?Istituto tumori di Milano, mirato ai familiari sull?elaborazione del lutto. Dovevo confrontarmi con altri facilitatori e ho trovato Arc en Ciel. Come si è ampliato il self-help in un decennio? È una realtà a macchia di leopardo. Però c?è da dire che dove si installa la pratica dei gruppi di self-help c?è una sorta di contagio per tutte le realtà. Dove il fenomeno è in espansione? In Lombardia i gruppi sono in aumento, sono molto presenti in Trentino e in generale nel Centro – Nord, ma pure al Sud ci sono delle realtà in fase di espansione. Cosa favorisce queste realtà? La presenza di una forte rete sociale. Cresce dove c?è una cultura di cittadinanza attiva.


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